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Variazioni sulla celebrità

Tradurre il teatro di Thomas Bernhard

Conferenza di Alice Gardoncini (UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE)

Mercoledì 30 marzo 2022, ore 17.45

Aula 2, Palazzo Antonini

Via Petracco 8, Udine

L’incontro vedrà una volta come protagonista uno dei maggiori classici moderni di lingua tedesca, Thomas Bernhard (1931-1989), al quale sarà peraltro dedicato anche l’ultimo appuntamento del ciclo (previsto per il 4 maggio, con Samir Thabet e Stefano Apostolo). 

Grazie alla traduzione quasi integrale della sua opera, che spazia dal romanzo alla poesia, passando per la scrittura autobiografica e per i racconti brevi, le opere di Bernhard sono oggi infatti distribuite tra i più importanti editori italiani e hanno un pubblico di lettori fedeli e appassionati. La sua scrittura colpisce per la spietatezza, le ossessioni, le invettive contro lo Stato austriaco, la chiesa cattolica e la società ancora impregnata di nazionalsocialismo, antisemitismo e ottusità nei confronti dell’arte. I suoi personaggi sono figure estreme, spesso artisti geniali e misantropi che portano il pensiero e la vita stessa al limite delle possibilità umane. Per questa continua interrogazione intorno al pensiero, Bernhard è un autore molto amato dai filosofi, e spesso e volentieri sono filosofi anche i suoi eroi, anche quando in realtà di occupano di medicina, o conducono studi sul suono o sulla fisiognomica, e persino quando sono maestri nell’arte dell’arte dell’acrobazia. 

Ciò che contraddistingue le opere di Bernhard in modo inconfondibile, però, – ricorda Alice Gardoncini, redattrice editoriale, traduttrice dal tedesco e docente presso l’Università di Udine – è proprio la voce che le anima: uno stile altamente musicale, che intesse i motivi ripetendoli e variandoli proprio come la variazione sul tema in musica classica, e non a caso al centro di uno dei romanzi più letti di Bernhard (Il soccombente) sono proprio le Variazioni Goldberg di Bach. Da questa considerazione nasce il titolo della sua relazione, che sarà incentrata in particolare sulla produzione drammaturgica bernhardiana, inaugurata a partire dagli anni Settanta e conclusasi solo nel 1988, dopo la composizione di più di una ventina di pièces teatrali. Una serie di progetti, dunque, dove giocherà un ruolo centrale anche il celebre regista sperimentale Claus Peymann, con cui negli anni Bernhard svilupperà un vero e proprio sodalizio artistico. 

A guidare i partecipanti in questo percorso sarà Alice Gardoncini, che si occupa, oltre che di storia dell’editoria del Novecento e didattica delle tecniche editoriali, anche di traduzione, come esemplificato dalla sua monografia Tradurre la luna. I romantici tedeschi in Tommaso Landolfi (1933-1946) (Quodlibet 2022) e dalla curatela del volume Teatro VI di Thomas Bernhard (Einaudi 2021). Da quest’ultimo progetto di traduzione prende vita la conferenza, durante la quale verranno esposte, a partire da esempi testuali, alcune caratteristiche stilistiche tipiche della scrittura teatrale bernhardiana, mostrando in concreto quali sfide esse rappresentino per la traduzione italiana. 

La conferenza sarà inoltre trasmessa  in streaming al seguente link tinyurl.com/mrx6zr9f 

Questo è link alla registrazione: https://youtu.be/oKXYnaO9E4w