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La speranza più grande

Mercoledì 6 aprile alle ore 17.45

Sala Convegni di Palazzo Antonini a Udine

Matteo Iacovella (Università di Roma - La Sapienza)

“La speranza più grande di Ilse Aichinger: l’urgenza di una riedizione”

in diretta streaming al seguente link: tinyurl.com/y8j6cjw5

La speranza più grande (Die größere Hoffnung)è il primo e unico romanzo della scrittrice austriaca Ilse Aichinger (1921-2016). Uscito ad Amsterdam nel 1948 e ripubblicato a Francoforte nel 1960, a seguito di una profonda revisione da parte dell’autrice, il volume esce in traduzione italiana nel 1963, a cura di Ervino Pocar. Il romanzo, ambientato in una città mai nominata, ma che porta i tratti di Vienna, racconta le vicende di Ellen, una bambina per metà ebrea che si mette alla ricerca di qualcuno che possa fornirle un documento per lasciare la città, piegata al giogo nazista, e raggiungere sua madre, emigrata in America. La speranza più grande si presenta al lettore come un viaggio – o un cammino di Passione – in dieci stazioni, nelle pieghe profonde dell’esistenza e di una città ferita e assediata. Il romanzo è raccontato dalla voce corale dei perseguitati, sul crinale di una quotidianità che sembra sconfinare nella dimensione del sogno. Per questo motivo è stato spesso frettolosamente etichettato come “surrealista”, “assurdo” o “astratto”. Lo dimostra l’accoglienza del romanzo in Germania, ma anche la sua primissima ricezione in Italia. Ben prima della traduzione di Pocar, infatti, il libro era stato considerato per un’edizione italiana – un progetto poi abbandonato a causa del dettato “ermetico” del romanzo, lontano dai postulati letterari e editoriali del tempo. 

A partire dalla sua esperienza come curatore della nuova edizione italiana del romanzo di Ilse Aichinger La speranza più grande (Quodlibet 2021), Matteo Iacovella guiderà i partecipanti in una riflessione sulle necessità che hanno motivato la riedizione di questo romanzo che, nel corso degli anni, non ha mai smesso di sollevare interrogativi di ordine etico, prima che poetico, e che conferma – oggi più che mai – la sua dolorosa e urgente attualità. La riflessione sarà accompagnata da una serie di materiali e testimonianze che, lentamente, stanno emergendo dal lascito dell’autrice. 

Matteo Iacovella sta concludendo il dottorando in Studi germanici e slavi all’Università Sapienza di Roma, con un progetto sulle implicazioni etiche e politiche della scrittura di Ilse Aichinger nel primo trentennio (1945-1976) della sua produzione. È stato visiting PhD presso l’Università di Vienna e il Deutsches Literaturarchiv di Marbach, dove ha lavorato al lascito di Ilse Aichinger. Tra gli altri suoi interessi di ricerca figurano anche l’ecocritica, le scritture poetiche contemporanee di lingua tedesca e gli scrittori Alfred Andersch, Heinrich von Kleist, Wolfgang Hildesheimer, Thomas Bernhard e Marica Bodrožić. 

In collaborazione con DILL e Forum Austriaco di Cultura - Milano